Condivido questo pensieo anchio....
Siamo passati nel volgere di due,al massimo tre generazioni da una società ed una famiglia patriarcale,in cui il padre aveva un ruolo carismatico ma anche estremamente autoritario, ad un mondo in cui la famiglia, quando esiste e resiste,è gestita in modo paritario e collaborativo.
Il ruolo maschile quindi è fortemente cambiato e questo,talora ha creato anche qualche difficoltà,ma ha permesso la comparsa di figure più autentiche, più vicine ai figli,più capaci di relazionarsi e di manifestare i loro sentimenti.
L'intenzione è quella di comunicare che si è genitori per sempre,non solo quando il figlio è piccolo e va accudito anche nelle piccole cose,ma soprattutto quando va incontro alla vita perchè è lì che troverà le prime vere difficoltà.
Il padre le ha già incontrate,le ha già vissute e prova forte il desiderio di impedire al figlio certe cose perchè sa che gli faranno male...ma se lui non vivesse le sue esperienze non crescerebbe...quindi lui lo lascia andare...ma non lo abbandona, lo segue da lontano.
Chi dice che i padri non possano essere teneri? Questo sa consigliarlo anche in merito all'amore....Sembra talora che i figli non diano retta ai padri, ma se i padri avessero questa capacità di dialogo, come potrebbero non tener conto delle loro parole?
Come figlio, poi, è con grande gioia che festeggio mio padre, ringraziandolo pubblicamente
per come mi ha accompagnato nella vita e per l'attenzione e l'affetto con i quali mi è sempre vicino.
per come mi ha accompagnato nella vita e per l'attenzione e l'affetto con i quali mi è sempre vicino.
Ti voglio bene Papa'.
Alessio